Facciamo un po’ di chiarezza…

La rosa è il fiore più amato e tenuto in grande considerazionein tutto il mondo per la forma, il profumo,
i colori, ma si tratta di un fenomeno recente: e rose hanno iniziato a diffondersi solo dopo il 1820. Nel XVIII secolo, per esempio,
erano molto più apprezzati garofanini e le primule auricole. Negli ultimi due secoli, tuttavia la selezione di nuove rose ha avuto
un grande impulso grazie allo sviluppo dell’ IBRIDAZIONE delle diverse varietà presenti in natura prima, e di successivi incroci poi.
Lo sviluppo dell’ibridazione delle rose è iniziato con l’importazione in Europa, circa due secoli fa, di alcune rose cinesi; l’incrocio
di queste con le cultivar europee, ha prodotta la grande varietà del XIX secolo. I giardinieri dell’antica Cina che resero tutto ciò possibile, sono gli eroi dimenticati dell’ibridazione.

TIPI DI ROSE

Le rose da giardino sono raggruppate in due modi: secondo il PORTAMENTO (per esempio, rose arbustive ,rampicanti, tappezzanti) e secondo l’ASCENDENZA (tea, ibridi di tea, ibridi di rubiginosa). Questi gruppi non sono sempre ben definiti e spesso si sovrappongono, tuttavia hanno una valenza pratica. Una suddivisione utile seppur arbitraria, è quella tra le rose ANTICHE e le MODERNE.

LE ROSE ANTICHE

Sono quelle introdotte prima del1867, del1900 o del 1945 a seconda delle teorie; sono definite vecchie rose da giardino, rose vecchio stile, rose antiche, rose tradizionali e rose storiche. Molte tra cui le Alba, le Boursault, le Centifolie, le Damascene, le Galliche e le Muschiate, fioriscono una volta sola. Le Bourbon, le Cinesi, gli Iridi perenni, le Noisette, le Portland e le Tea sono rifiorenti. C’è un’enorme diversità tra le varie categorie, ognuna si esprime al meglio nel suo contesto adatto. Le rose Antiche generalmente sono cespugliose; i loro fiori sono più belli quando sono totalmente aperti, ma i petali sottili si danneggiano facilmente con la pioggia. Proprio perchè tanto amate suscitano dibattiti e controversie, per esempio se siano più resistenti alle malattie o più profumate delle rose moderne. Quasi ogni paese ha un’associazione di appassionati di queste rose.

Le antenate delle rose da giardino sono quelle SELVATICHE, da cui discendono tutte le varietà coltivate; sono quelle che crescono spontanee in natura come ad esempio Rosa Canina o Rosa Spinosissima; nell’emisfero settentrionale sono presenti più di 150 specie di rose botaniche; una delle caratteristiche principali e più importanti di quest’ultime è l’estrema mutabilità anche all’interno della stressa specie. I fiori di Rosa Canina possono essere rosa scuro, chiaro o bianchi.

ROSE ANTICHE ORIENTALI

Le rose Cinesi sono le più antiche tra le vecchie rose; sono ibridi selezionati e coltivati in Cina da molti secoli; ad esempio “Old Blush” e “Slater Crimson” sono il risultato di ibridazioni tra Rosa gigantea e Rosa chinensis e probabilmenta Rosa muliflora, sono esempi risalenti a più di mille anni fa. Formano cespugli piccoli che fioriscono di continuo, e nei climi caldi fioriscono tutto l’anno. Quando a partire dal 1750, furono introdotti in Occidente e distribuiti in gran numero, diedero vita ad un gruppo di ibridi coltivati in Europa e conosciuti come rose Cinesi, tra le quali ad esempio “Fabvier” e “Hermosa”.

Le rose Tea sono simili alle cinesi ed anno la stessa ascendenza. Le cultivar più importanti nella storia delle rose sono “Hume’s Blush Tea-scented China” e “Park’s Yellow Tea-scented China”, entrambe introdotte in Europa dalla Cina all’inizio del XIX secolo. Il loro nome deriva dal caratteristico profumo delle foglie del tè cinese, comune a molte rose Cinesi. Sono generalmente molto delicate, ma resistono bene alla siccità, per questo prolificano bene nelle zone del medio sud Europa. Le rose Tea formano cespugli di media grandezza che richiedono potature ridotte, e fioriscono costantemente nei climi caldi; sono molto diffuse nell’area Mediterranea , in California e in Australia. Nel XIX secolo era di moda coltivarle in serra per la produzione di rose invernali da taglio. Dalle ibridazioni tra di loro e con rose cinesi  e rose da giardino europee derivarono migliaia di ibridi, tra cui “Anna Olivier”, “Catherine Memet” e “General Schablikine”.

Le rose Noisette sono una stirpe che discende da “Champney’s Pink Cluster”, un ibrido americano tra Rosa Moschata selvatica e la rosa cinese “Old Blush”. Sono rose rustiche, rampicanti o semirampicanti, con masse di fiorellini, riuniti in grandi corimbi che sbocciano durante l’intera stagione di crescita, perennemente nei climi caldi; tra queste vi sono “Noisette Carnee” e “Bouganville”. Successivamente, specie in Francia, vennero effettuate ibridazioni con rose tea, che diedero alle noisette fiori più grandi , ma le resero più delicate, conosciute come Tea-Noisette.

ROSE ANTICHE EUROPEE

A differenza dello scenario cine se, in Europa non vi è traccia di rose antecedenti al 1400. Nulla collega le galliche e le alba a fiore semplice, identificabili nei dipinti medioevali, alle rose delle antiche civiltà greca, romana e persiana. E’ possibile che le Galliche fossero coltivate già 2500 anni fa, ma non ne conosciamo i nomi; erano ibridi di Rosa gallica di taglia bassa molto spollonante, originaria dell’Europa centrale e meridionale dalla Spagna alla Slovacchia, e a oriente fino alla Turchia. Sono state create dagli ibridatori francesi all’inizio del XIX secolo, e con i loro fiori grandi e dolcemente profumati sono indubbiamente tra le piante da giardino più belle. Formano cespugli di media grandezza e molto robusti, che fioriscono una sola volta e tollerano i terreni poveri.

Le rose Alba sono ibridi precoci tra le rose galliche e una rosa affine a Rosa canina, forse Rosa villosa. A causa di una peculiarità genetica associata alle rose canine, quelle del gruppo alba sono di fatto per due terzi canine e per un terzo galliche; anch’esse sono state ibridate all’inizio del XIX secolo, ma meno intensivamente delle galliche. Le rose Alba hanno fiori rosa o bianchi di dimensioni medie e profumo intenso; le piante raggiungono due o tre metri di altezza e hanno portamento alto e smilzo e foglie di colore grigio o glauco; alcuni esempi sono “Queen of Denmark”, “Alba Maxima”.

Nessuno conosce l’origine delle rose Centifolie; per certi aspetti sono sicuramente affini alle galliche e alle damascene, ma tutto quel sappiamo è che sono apparse intorno al1600  nei Paesi Bassi. Hanno fiori rosa, grandi e globosi, e un profumo molto dolce. I cespugli hanno portamento leggero, aperto e spinoso, e crescono fino a 1,5 m di altezza circa. Tra di essi vi sono la Centifolia” e le sue mutazioni “Unique” e “Sponge”. Molte altre rose , a volte classificate come centifolie come “Fantin la Tour”, sono da considerare ibridi di rose cinesi.

Mentre tutte le rose antiche europee  menzionate fioriscono una sola volta nella stagione, alcune damascene sono rifiorenti. Sappiamo da recenti indagine genetiche che alcune damascene come “Kazanlik” e “York e Lancaster” derivano dall’incrocio tra (Rosa gallica x Rosa moschata) x Rosa fedtschenkoana, il che significa che probabilmente ebbero origine in Asia centrale e furono importate in Europa. Sono molto rustiche  e spinose, hanno portamento lasso e foglie di colore verde chiaro o grigio-verde e crescono fino ad un’altezza di 1,5-2 m. Alcune forme furono selezionate per la grandezza dei fiori e la maggiore quantità di petali, ma verso il 162 ne apparve una nuova, particolarmente importante: “Quatre Season”. Dal punto di vista genetico è quasi identica alle altre damascene, ma ha l’incommensurabile pregio di fiorire più di una volta. Le damascene sono state intensamente incrociate con le altre rose all’inizio del XIX secolo, e hanno prodotto esemplari squisiti come “Mme Hardy” e “Ville de Bruxelles”. Le damascene a fioritura autunnale, conosciute anche come damascene perenni, diedero origine a due stirpi molto importanti: le rose muschiate e le portland.

La muscosità è un mutazione apparsa più volte nella storia delle rose: i sepali, i calici, i peduncoli sono ricoperti da un muschio duro al tatto, viscoso e dall’odore resinoso. Le rose Muschiate sono state ampiamente coltivate e selezionate dagli ibridatori francesi del XIX secolo, e in  particolare dal vivaio Moreau et Roberts. Alcune sono rifiorenti, mentre altre fioriscono una volta sola; “William Lobb”, “Harry Martin” e “Salet” sono validi esempi.

Le rose Portland sono rose rifiorenti che discendono dall’originale “Portland Rose” o da incroci tra galliche e damascene rifiorenti, come “Rose du Roy” e “Yolande d’Aragone”, anche se molte delle portland successive, come “Comte de Chambord”, hanno le rose cinesi nella loro lontana ascendenza. Sono nate in Inghilterra e prendono il nome da una casata nobiliare. “Portland Rose” è bassa e ha portamento espanso, come una gallica poco vigorosa, ma gli ibridi successivi sono più eretti e robusti, con internodi molto corti che li fanno apparire fitti e fogliosi.

Quando le rose europee furono ibridate con le cinesi e le tea, apparvero le prime rose moderne riconoscibili come tali, anche se le bourbon e gli ibridi perenni sono generalmente classificate come antiche piuttosto che moderne. Le rose Bourbon prendono il nome dall’isola di Bourbon (ora Reunion) dove pare che la “Bourbon rose” originale sia apparsa come ibrido spontaneo tra “Old Blush” e “Quatre Saeson”. Sono rose rifiorenti che discendono dall’originale o da incroci analoghi tra rose cinesi e damascene rifiorenti. Sono alte 2-3 m e hanno portamento aperto, foglie lucide, fiori grandi, belli e dolcemente profumati. Rifioriscono in modo affidabile, ma non sono rustiche come le rose europee, sono anche le più suscettibili al mal bianco e alla macchia nera, sebbene rispondano bene alle cure culturali. Tra le più note vi sono “Louise Ordier” e “Souvenir de la Malmaison”.

Gli Ibridi perenni sono strettamente imparentate con le bourbon , ma derivano da incroci frale rose cinesi e portland. “Glorie de Rosomanes” è generalmente considerata l’antesignana degli ibridi perenni, le rose da giardino più diffuse fino alla fine del XIX secolo. Generalmente hanno fiori molto grandi e infatti erano coltivate come rose da taglio e da concorso; le mostre di fiori furono una grande innovazione del XIX secolo. Furono introdotti migliaia di ibridi perenni; al giorno d’oggi ne restano meno di seicento, quasi tutti in collezioni specialistiche. Sono piante ordinarie, aperte e vigorose; è consigliabile fissare i rami in orizzontale per aumentarne la fioritura. Rifioriscono, ma la seconda fioritura è spesso scarsa. “General Jacqueminot” e “Jules Margottin” sono due esempi pregevoli.

GLI IBRIDI INSOLITI DELXIX SECOLO

L’industria delle rose come la conosciamo fu creata in Francia a partire dal 1815; in quel secolo gli ibridatori e i vivaisti francesi produssero una grande quantità di nuovi ibridi di rose. Il settore si orientò presto verso la ricerca della novità, e ancora oggi rimane legato alle mode. Intorno al 1875 circa, dominavano gli ibridi perenni francesi e le rose tea, poi avvenne un cambiamento: da secoli i cercatori di piante introducevano da altre parti del mondo nuove specie destinate alla coltivazione. Le spedizioni e il loro bottino botanico aumentarono smisuratamente verso la fine del secolo, con l’introduzione di grandi quantità di rose provenienti dall’Estremo Oriente. Orticoltori dilettanti e professionisti europei e americani iniziarono a incrociare queste specie asiatiche con gli ibridi perenni e le rose tea per produrre nuove stirpi e gruppi di rose da giardino. Le rose Rugose sono un esempio: Rosa rugosa è una specie che proviene dal Giappone, dalla Corea, dalla Siberia e dalla Cina; ha fiori grandi, è rustica e poco esigente e fiorisce in modo continuo. L’ibridazione con le rose europee produsse grandi piante arbustive, alte 2,5 m, estremamente rustiche e rifiorenti, con fiori grandi e profumati, grossi cinorrodi rossi, e facili da coltivare: “Mme Georges Bruant” e “Mrs Anthony Waterer” sono esempi che risalgono agli anni Novanta del XIX secolo, ma rosa rugosa è tuttora utilizzata per la selezione di nuove varietà, tra cui alcune delle migliori arbustive moderne. Nel frattempo in Inghilterra Lord Penzace selezionava ibridi di Rubiginosa incrociando l’indigena Rosa rubiginosa principalmente con ibridi perenni. Un po’ più avanti, negli anni Venti del scolo scorso, Whilelm Kordes in Germania iniziò a selezionare con successo ibridi dell’autoctona Rosa canina, le cosiddette rose Macrantha: “Daisy hill” e “Raubritter” sono tra le più note.

NUOVI IBRIDI RAMPICANTI

A partire dall’ultimo decennio del XIX secolo, due specie rampicanti sono state largamente ibridate trasformando largamente i nostri giardini. Rosa multiflora ha prodotto le sarmentose multiflora, e Rosa wichuriana , le sarmentose wichuriana; molte derivano da “Turner’s Crimson Ramblers”, un ibrido cinese di queste due specie con un pochino di Rosa chinensis. Sono apparse nei giardini agli inizi del Novecento e ne hanno rivoluzionato il disegno, perché richiedevano archi, pergole, muri e tralicci per mostrare al meglio i loro rami lunghi e flessibili. La maggior parte produceva una straordinaria profusione di fiori piccoli riuniti in grandi corimbi, generalmente una volta all’anno, mentre alcune erano rifiorenti e altre avevano fiori più grandi. Ancora oggi nessun altro tipo di rosa eguaglia la loro abbondanza quando sono in pieno fiore. Molte delle migliori sarmentose wichuriana sono state selezionate da Barbier in Francia, ma varie altre, tra cui le sarmentose multiflora, provengono dalla Germania, dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti. Esempi interessanti di sarmentose wichuriana sono “Alberic Barbier” e “Dr W. Van Fleet”; tra le principali sarmentose multiflora vi sono “Taudesenschon” e “Goldfinch”, mentre le rose tipo “Turner’s Crimson Ramblers” sono “Dorothy Perkins” e “Excelsa”. Alcune delle plantule di sarmentosa multiflora e wichuriana si rivelano arbusti nani anziché rampicanti, con grandi corimbi di fiori piccoli che durano per tutta la stagione di crescita. Denominate Polyanta producono tanti fiori, a volte appariscenti; un esempio è “Katharina Zeimet”.

NASCONO LE ROSE MODERNE

Le prime rose moderne sono gli ibridi di Tea, che derivano da incroci tra gli ibridi perenni, rustici e vigorosi, e le delicate rose tea, rifiorenti e perenni. Le prime ibridazioni avvennero spontaneamente, grazie all’impollinazione dovuta alle api o al vento; un esempio è “La France”, che a detta di alcuni è la rosa moderna. A partire dagli anni intorno al 1880, Henry Bennett in Inghilterra e Joseph Pernett-Ducher in Francia, selezionarono nuovi ibridi di tea per mezzo di impollinazioni incrociate deliberate. Peter Lambert fece lo stesso in Germania pochi anni dopo. I risultati furono di gran lunga migliori di qualsiasi esperimento precedente; il futuro degli ibridi di tea, che abbinano l’eleganza delle rose tea alla robustezza delle rustiche perenni, che resistono al gelo in gran parte dell’Europa centrale e occidentale, era così assicurato. Tra i primi esempi vi sono “Mme Caroline Testout” e “Lady Mary Fitzwilliam”. Dickson e McGrady in Irlanda del Nord divennero rapidamente, insieme a Lambert e Pernet-Ducer, i principali produttori di ibridi di tea. A tutt’oggi sono tra le rose più coltivate e apprezzate e, a detta di molti le migliori. Hanno fiori grandi, fino a 18 cm di diametro, di forma deliziosa, che sbocciano solitari su steli lunghi e robusti, perfetti per il taglio; quasi tutte hanno un forte profumo. Grazie al grande impegno di Joseph Pernet-Ducer nelle ibridazioni di rose gialle con Rosa foetida, esistono ibridi di tea di tutti i colori, eccetto il blu puro. Sono arbusti eretti con rami spessi e rigidi, dalla forma meno attraente di quella delle rose antiche, ma molto decorativi se piantati fitti in un’aiuola, ma adatte anche alle colture miste. Nei climi caldi fioriscono tutto l’anno. A partire dal 1900 la storia delle rose è fatta di incroci e reincroci di ibridi di tea con tutti gli altri gruppi di rose.

Gli ibridi di Muschiata furono inizialmente selezionati da Pemberton in Inghilterra e da Lambert in Germania, attraverso incroci di sarmentose multiflora cespugliose con ibridi di tea. Formano arbusti poco compatti in Europa settentrionale e rampicanti vigorosi nei climi caldi. “Penelope” e “Felicia” sono le cultivar più conosciute: hanno grandi corimbi di fiori di media grandezza, molto profumati, che sbocciano per tutta la stagione.

Gli ibridi Polyanta sono il risultato dell’incrocio tra ibridi di tea e polyanta nane; a volte sono definiti rose Poulsen, dal nome del vivaio danese che le selezionò; “Else Poulsen” è una delle più popolari.

Da ulteriori reincroci  di polyanta con ibridi di tea nacquero le Floribunde, che divennero di moda dopo il 1950, e attualmente sono apprezzate dal pubblico quasi quanto gli ibridi di tea. Hanno la stessa varietà di colori brillanti di questi ultimi, ma fiori più piccoli in corimbi, il che le rende molto adatte alla coltivazione fitta nei giardini sia pubblici che privati; inoltre si abbinano bene ad altre piante che hanno una lunga stagione di fioritura; nei climi caldi fioriscono tutto l’anno. Le prime floribunde spesso non erano profumate, ma ora lo sono quasi tutte; analogamente, le prime floribunde avevano fiori tendenzialmente semplici o semi doppi, mentre le migliori cultivar moderne hanno grandi corimbi di fiori completamente doppi dalla forma simile agli ibridi di tea. In effetti, è difficile distinguere i moderni ibridi di tea dalle floribunde; in America le rose intermedie particolarmente vigorose, con corimbi di fiori tipo ibridi di tea sono classificate come Grandiflore, che di fatto sono affini sia agli ibridi di tea che alle floribunde.

ROSE RAMPICANTI MODERNE

Le rose rampicanti sono apprezzate ugualmente dagli entusiasti delle rose antiche e dagli appassionati di quelle moderne. Quasi tutte derivano da un gruppo di specie selvatiche chiamate Synstylae, che hanno molti fiori bianchi piccoli riuniti in grandi corimbi. Molti dei gruppi ibridi sono piccoli; tra questi vi sono le rose Ayrshire che discendono da Rosa arvensis, le rose Banksie dalla Rosa banksiae, gli ibridi di Sempervirens da Rosa sempervirens e gli ibridi di Setigera da Rosa setigera. Si scoprì presto che le rose cinesi e le rose tea a volte producono mutazioni rampicanti estremamente vigorose; dal cespuglio si diparte un getto molto più alto degli altri che non produce fiori fino all’anno seguente. Queste mutazioni sono occasionalmente rilevate, propagate e introdotte come forme rampicanti della rosa cespugliosa originale. Le prime furono cinesi e tea rampicanti, per esempio “Pompon de Paris” e “Climbing Devoniensis”. Durante il XIX secolo, queste mutazioni ogni tanto apparvero in altri gruppi ibridi che avevano rose cinesi e tea nella loro ascendenza; nacquero così le Bourbon rampicanti e gli ibridi perenni rampicanti. In seguito fecero la loro comparsa le polyanta rampicanti, gli ibridi di tea rampicanti come “Climbing Iceberg”, le grandiflora rampicanti e addirittura rose in miniatura rampicanti. Dal 1930 in poi vennero immesse sul mercato grandi quantità di ibridi di tea rampicanti, che grazie alla loro popolarità finirono per soppiantare le vecchie sarmentose. Erano esattamente identici alle rose cespugliose di cui erano una mutazione, eccetto che per l’altezza; inoltre, avevano fiori leggermente più grandi, ma erano meno rifiorenti e alcuni fiorivano una volta sola, anche se in modo copioso. Gli ibridatori di rose tentarono di ottenere rampicanti con fiori grandi che rifiorissero in modo affidabile per tutta la stagione. Molte Rampicanti moderne, o rampicanti a fiori grandi, furono create incrociando le sarmentose wichuriana a fiore più grande, come “New Dawn”, con floribunde e ibridi di tea moderni. Le plantule migliori avevano fiori grandi e portamento rampicante, ed erano perennemente in fiore, come “Parade”. Altre rampicanti vennero selezionate da plantule eccezionalmente vigorose di ibridi di tea e floribunde che crescevano fino a un’altezza di 3 m o più e fiorivano di continuo. E’ possibile che conservino una lieve traccia delle sarmentose wichuriana, ma solo come progenitori lontani; tra queste rampicanti moderne estremamente vigorose vi sono “Handel” e “Compassion”. Quelle a crescita più bassa possono essere vendute anche come rose adatte alla coltivazione intorno ad un pilastro. Alcune rampicanti moderne sono state create con uno scopo preciso usando nuovi geni provenienti da specie poco diffuse; gli ibridi Kordesii come “Parkdirektor Riggers”, ad esempio, furono selezionati per la rusticità, e gli ibridi di gigantea come “Nancy Hayward” per la capacità di adattamento ai climi caldi.

LO SVILUPPO DELLE ROSE MODERNE

Le rose in Miniatura furono selezionate a partire dagli anni Trenta del secolo scorso mediante ibridazione tra rose cinesi di taglia bassa e polyantha. Successivamente Ralph Moore, in California le incrociò con altri tipi di rose, cosicchè al giorno assomigliano a ibridi di tea e a rose muschiate in miniatura. Durante gli anni Sessanta la differenza tra le rose in miniatura più grandi, con fiori di dimensioni maggiori e più alte, e le floribunde più piccole finì per ridursi; quelle intermedie sono ancora occasionalmente raggruppate sotto il nome di rose da patio. All’incirca nello stesso periodo, gli ibridatori si resero conto che si stavano aprendo nuovi mercati per le rose tappezzanti, specialmente nel settore del verde pubblico e delle architetture di paesaggio, dove centinaia di rose, tutte della stessa cultivar, vengono piantate in massa per ottenere un effetto vivace e ricco di colore e, allo stesso tempo, soffocare le infestanti. Queste rose dovevano essere facili da coltivare, compatte e più larghe che alte, e avere un bel fogliame. Molte avevano Rosa wichiuriana o Rosa sempervirens nella loro ascendenza. Rose come “Sommerwind” e “Bonica 82” hanno avuto un enorme successo nelle architetture del paesaggio, ma si possono anche coltivare come esemplari singoli da giardino. Qualsiasi rosa selezionata negli ultimi cento anni che non trovi una collocazione precisa in un gruppo specifico è definita rosa Arbustiva; tra queste vi sono ibridi antichi come “Dupontii”, floribunde molto grandi come “Fred Loads” e la maggior parte delle rose Buck, Explorer e Parkland estremamente rustiche. La definizione di rosa arbustiva non contiene alcuna indicazione particolare riguardo a caratteristiche essenziali come dimensione del fiore, fioritura, rusticità o altro; questo gruppo tra l’altro comprende alcune tra le rose più soddisfacenti in assoluto. Alcune, invece, sono ben distinte e hanno denominazioni specifiche, come le prime rose ottenute da Rosa spinosissima;le migliori, tra cui “Fruhlingsmorgen” e “Karl Forster” furono selezionate da Wilhelm Koerdes negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso. Di gran lunga le più famose arbustive oggi sono le rose inglesi crete da David Austin negli ultimi 25 anni, che abbinano i pregi delle rose antiche (il profumo delle Damascene e i fiori complessi) alle migliori caratteristiche delle rose moderne (resistenza alle malattie, spessore dei petali e rifiorenza). Molti considerano “Abraham Darby”, “Grham Thomas” e “Mary Rose” le migliori delle vecchie rose, ma forse è più indicato considerarle le migliori delle nuove.

LE ROSE NEL XXI SECOLO

Le nuove rose, nel momento in cui appaiono, sono sempre considerate un passo avanti rispetto alle precedenti, e molti ritengono che la storia delle rose negli ultimi due secoli sia stata un costante progresso verso al perfezione. Tuttavia il fascino di rose da giardino antiche come le galliche  e le damascene ha favorito in molti Paesi la creazione di associazioni dedicate alla conservazione e al godimento di rose storiche o tradizionali. Gli ibridatori sostengono che il loro obbiettivo principale è selezionare rose nuove resistenti al mal bianco e alla ticchiolatura, malattie funginee che colpiscono molte cultivar nei freschi e piovosi. Dovendo commercializzare i loro prodotti, però, spesso tengono in considerazione altre qualità, come l’abbondanza di fioritura, la resistenza alla siccità, la rusticità e la fioritura perenne. Il più grande riconoscimento , tuttavia sarà riservato senza dubbio a colui che ibriderà la prima rosa realmente blu, risultato che probabilmente deriverà da manipolazioni genetiche piuttosto che da mutazioni spontanee.