Consigli pratici e glossario
Le rose hanno bisogno di piccole grandi attenzioni…
Annaffiare
Come? Partendo dalla base evitando di bagnare il fogliame.
In terriccio leggero, due volte alla settimana; in terra pesante è sufficiente anche una volta (È consigliato un terreno fertile,
di medio impasto, leggermente acido). Quando? Annaffiare abbondantemente in primavera-estate.
Concimare
Come? Utilizzando gli stessi fertilizzanti usati prima della piantagione oppure dei concimi più ricchi in azoto.
Tra i concimi organici i più adatti risultano essere la farina di ossa, il sangue secco, il cornunghia e i residui della lavorazione del pesce. Questi e quelli minerali si distribuiscono in superficie o interrandoli con una zappatura. Quando? Dopo ogni fioritura
Togliere i selvatici e i fiori appassiti
I fiori appassiti devono essere eliminati, tagliando il fusto all’altezza della prima foglia sotto il fiore.
In questo modo, si otterrà la formazione di un nuovo germoglio; alla fine dell’estate i fiori dovranno essere lasciati sulla pianta, per evitare il formarsi di troppi germogli.
Pacciamatura
Quando? Si effettua in primavera e autunno.
Come? Utilizzando letame, composta, terriccio di foglie, torba o erba falciata; lo scopo?
Mantenere l’umidità del terreno, evitare la crescita delle infestanti e apportare elementi nutritivi.
Effettuare trattamenti contro le malattie e i parassiti
Sono consigliati i trattamenti preventivi, soprattutto per l’oidio, la ticchiolatura e la ruggine. Per gli afidi è raccomandato un insetticida. Nella settimana che segue la potatura annuale meglio fare un trattamento di igiene generale con un prodotto a base di rame.
Proteggere le rose d’inverno
Per proteggere le rose dal gelo in autunno bisogna rincalzare una collinetta di terra sul punto di innesto che è il più delicato e utilizzare una protezione per mantenere la collinetta di terra e un telo di copertura.
Potatura
I tagli devono essere netti ed effettuati appena al di sopra di una gemma rivolta verso l’esterno.
Quando? Il periodo di potatura varia a seconda delle specie e varietà:
Le rose che fioriscono sui rami dell’anno si potano in autunno-inverno (in regioni a clima mite) tra febbraio e aprile se il clima è rigido.
Le sarmentose, botaniche, Vecchie Rose e alcune di quelle a cespuglio si potano subito dopo la fioritura.
Per le rose innestate, è necessario eliminare tutti i polloni che si originano al di sotto del punto di innesto, al fine di non indebolire la pianta.
DIZIONARIO ESSENZIALE
IBRIDO: Entità derivata, naturalmente o artificialmente, da genitori geneticamente diversi. Hanno caratteristiche diverse, acquisite dai genitori e spesso mostrano crescita vigorosa.
CORIMBO: Infiorescenza in cui i fiori sono inseriti ad altezze diverse sull’asse principale, ma avendo peduncoli di lunghezze differenti, raggiungono più o meno lo stesso livello.
CULTIVAR: (contrazione di cultivated variety, abbr. Cv.) Varietà orticola coltivata, non spontanea in natura, con uno o più caratteri ben distinti e stabilizzati. Generalmente si moltiplica solo per via agamica (talea o innesto).
CINORRODI: Nome corretto del falso frutto della rosa, spesso erroneamente detto bacca. Contiene numerosi semi biancastri.
INVOLUTO: Ripiegato ai margini. Nei petali è quando i margini si arrotolano nel senso della lunghezza verso la pagina superiore.
INTERNODO: Porzione di stelo compresa tra due nodi.
REFLESSO: o riflesso, ripiegato su se stesso. Detto spesso di petali che si curvano all’indietro o verso il basso.
MUTAZIONE: Cambiamento genetico, spontaneo o indotto, che spesso dà come risultato una forma che differisce per pochi caratteri dalla pianta da cui deriva. Ad esempio Rosa Foetida a fiori gialli ha originato la forma a fiori rossi R:Foetida “Bicolor”. Le mutazioni sono anche dette sport.
REVERSIONE: Il ritorno, da parte di uno sport, alla forma originaria da cui era derivata, esempio quando una mutazione a fiori bicolore, bianchi e rossi, ritorna a produrre solo fiori rossi come la pianta da cui ha avuto origine.
OCCHI CENTRALE: In alcune rose a fiore doppio (specialmente nelle vecchie cultivar) il circolo di petali centrali, strettamente turbinati, formano una specie di occhio o bottone.
LASSO: Aperto, allargato.
SEPALO: Ogni elemento generalmente di colore verde, che compone il calice. Nella rosa i sepali a volte hanno delle lacinie fogliose lungo i margini, molto caratteristiche.
VARIETÀ: (abbr. Var.) Variante di una specie presente in natura.
SPECIE: (abbr. Sp.) Raggruppamento di individui che presentano molti caratteri somiglianti, e che in condizioni naturali, sono in grado di fecondarsi per produrre una discendenza a sua volta fertile.
SPERONE: Corto rametto che si sviluppa lungo i rami principali e che porta gemme da fiore.
FORMA: (abbr. F.) Variante (spontanea o indotta)all’interno di una specie o di una cultivar, da cui si distingue solo per caratteristiche minori.
SPINA: Termine improprio con cui vengono indicati gli aculei delle rose. La differenza tra spina e aculeo consiste nel fatto che la spina non può essere asportata senza lesionare il ramo, mentre il secondo è una formazione epidermica che si stacca facilmente, lasciando solo una piccola cicatrice.
VERTICILLO: Insieme di tre o più organi (petali, foglie, gemme…) che si sviluppano dallo stesso nodo.
CLIMBING: Termine inglese che definisce la mutazione rampicante di una corrispondente varietà di rosa a cespuglio.
COROLLA: Verticillo interno del fiore, formato dai petali. Ha funzione vessillare di richiamo per gli insetti impollinatori.
FIORE DOPPIO: Fiore con più petali rispetto allo stato spontaneo in natura, disposti in due o tre verticilli. Nella rosa i petali sono solitamente più di 20. Nelle forme completamente doppie, i fiori assumono un aspetto arrotondato, i petali sono densamente appressati e gli stami sono spesso in numero ridotto o assenti.
FIORE SEMPLICE: Fiore con il numero di petali normale per la specie, disposti in un unico verticillo. Nella rosa selvatica i petali sono sempre 5 (eccezionalmente 4 o 8).
POLLONE: Getto vigoroso che si sviluppa generalmente sotto il livello del suolo, dalle radici, o da un fusto sotterraneo. Nelle piante innestate si definisce di solito succhione e va sempre eliminato in quanto debilita il nesto.
FIORE SEMI-DOPPIO: Fiore con un numero di petali doppio o triplo rispetto a uno semplice. Nella rosa di solito in numero superiore a 8 e inferiore a 20.
PROSTRATO: Portamento di una pianta i cui rami flessibili tendono verso il basso, e crescendo si adagiano sul terreno.
RAMPICANTE: Pianta con fusti lunghi e flessibili che cresce arrampicandosi su altre piante o su supporti. I rampicanti veri e propri hanno organi di attacco quali radici aeree, viticci, cirri e ventose con cui si aggrappano ai sostegni. Nel caso della rosa, che non dispone di questi organi, l’uso del termine rampicante è botanicamente improprio, ma comunemente accettato.